martedì 7 aprile 2009

Abruzzo ferito


Il nostro pensiero è con la gente d'Abruzzo. Per la magica città di L'Aquila ferita.

La nostra Associazione si mette a disposizione come centro di raccalta aiuti. (Roma - Via Ruggero di Lauria,22).

per inviare aiuti economici: Banca CARIPE SPA "Raccolta fondi pro terremotati d'Abruzzo" Codice Iban: IT 19 B 06245 15410 000 000 000 468 presso Banca Caripe Spa Sede Pescara Corso Vittorio Emanuele 102/104 - Pescara.

mercoledì 11 marzo 2009

8 Marzo “Festa della Donna”


Per questa occasione vogliamo raccontare la storia di Ipazia una donna, una martire per la libertà del pensiero.
Ipazia nasce ad Alessandria d’Egitto nel 370 d.c. studia l'astronomia, la matematica, la filosofia e sebbene donna e pagana, insegna.
È l’inventrice dell’astrolabio e del planisfero. Ottiene rispetto per la sua sapienza e tra i suoi allievi c’è anche Sinesio di Cirene, vescovo di Tolemaide.
L’8 marzo del 415, per ordine di san Cirillo di Alessandria, un gruppo di cristiani fanatici la sorprende mentre torna a casa, la tira giù dalla lettiga, la trascina nella chiesa costruita sul Cesareion e lì la uccide in modo brutale, scorticandola viva fino alle ossa (Secondo alcune fonti utilizzando ostrakois gusci di ostriche), e trascinandone i resti in un luogo detto Cinarion, dove vengono bruciati.
Ci piace ricordarla con le parole del poeta pagano Pallada:


« Quando ti vedo mi prostro, davanti a te e
alle tue parole, vedendo la casa astrale della vergine,
infatti verso il cielo è rivolto ogni tuo atto
Ipazia sacra,bellezza della parola, astro
incontaminato della sapiente cultura. »


Accademia Pentalpha

L’ITALIA RITORNA AL NUCLEARE




Firmato l’accordo tra Berlusconi e Sarkozy per la creazione dell’asse italo francese dell’energia.


Incredibile! Dopo la svolta ecologista della politica Americana in materia di energia questo accordo, firmato il 24 febbraio 2009 a Palazzo Madama, segna per il nostro paese un enorme passo indietro soprattutto se considerato insieme alle riduzione o al quasi annullamento degli sgravi fiscali per l’istallazione di impianti a pannelli solari e lo stop alla ricerca sulle fonti di energia rinnovabile.
«Dobbiamo svegliarci dal nostro sonno, adeguarci, perché il futuro è nell'energia rinnovabile e nel nucleare - ha detto Berlusconi in conferenza stampa -. Collaboreremo alla realizzazione di altre centrali nucleari in Francia e in altri Paesi e affronteremo la costruzioni di centrali nucleari in Italia, con al nostro fianco la Francia che ci ha messo a disposizione il suo know-how, ciò che ci consentirà di risparmiare diversi anni e iniziare la costruzione delle centrali in un tempo assolutamente contenuto», e ancora «…Per il 2020 bisognerà sviluppare centrali in maniera massiccia e nessuno deve porre veti».
«Nessuno deve porre veti», nessuno tranne il buon senso. Poniamoci delle semplici domande a cui dare delle altrettanto semplici risposte:
1) L’Uranio necessario per il funzionamento delle centrali è veramente a basso costo? E per quanto durerà?
L’uranio estraibile a costi contenuti, secondo le ultime stime, è dell’ordine dei 3,5 milioni di tonnellate circa. Il consumo attuale è di 70 mila tonnellate/anno per coprire il 6% della domanda globale di energia, il rapporto tra consumi e risorse è di 50 anni, calcolando un aumento della domanda l’esaurimento dell’uranio sarebbe ancora più veloce (se si pensa che la prima centrale in Italia è prevista nel 2020). Infine ricordiamo che negli ultimi 4 anni il prezzo dell’uranio è salito di circa 20 volte, senza che ci sia stato alcun aumento della richiesta.
2) Le centrali di nuova generazione risolvono veramente i problemi di sicurezza?
Secondo quanto denuncia l'Independent, citando alcuni documenti di natura industriale provenienti anche dalla francese Edf (stessa azienda che ha appena sottoscritto l’accordo con Enel) il rischio di incidenti con queste nuove tecnologie è sì più basso, ma, nel caso avvenga una fuoriuscita di radiazioni, questa sarebbe più consistente e pericolosa che non in passato. In uno dei documenti esaminati è scritto che "le perdite umane stimate potrebbero essere doppie". "Finora – continua l’Indipendent - questo tipo di centrali è stato generalmente considerato meno pericoloso di quelli attualmente in funzione perché dotato di maggiori misure di sicurezza e in grado di produrre meno scorie ma le informazioni contenute nei documenti da noi consultati dimostrano che in effetti producono una quantità di isotopi radioattivi di gran lunga maggiore tra quelli definiti tecnicamente 'frazioni di rilascio immediato', proprio perché fuoriescono facilmente dopo un incidente".
3) Come si risolve il problema delle score?
In Italia sono presenti 235 tonnellate di combustibile nucleare irraggiato, usato prima del referendum dell''87 nella centrale di Caorso. Ora prima di pensare a come trattare e dove stoccare le nuove scorie bisognerebbe anzitutto risolvere il problema della sistemazione delle vecchie scorie che costerà non meno di 4 miliardi di euro , prelevati dalle bollette della luce con gli “oneri nucleari” (150 milioni all’anno circa). Il contratto da 267 milioni di euro siglato dal governo con la francese Areva per “ritrattare” 230 tonnellate di combustibile esaurito, è una scelta che non risolve nulla, le scorie vetrificate ritorneranno comunque in Italia e produce emissioni inquinanti e rischi nei trasporti in andata e ritorno. Il primo dei trasporti da Caorso è in attuazione.
Terminiamo citando gli esperti di Greenpeace, che pongono l'accento sul fatto che l'accordo è "a tutto vantaggio di Sarkozy, che sta cercando di tenere in piedi l'industria nucleare francese", ma ''non offre all'Italia nessuna garanzia di maggiore indipendenza energetica - tecnologia e combustibile arrivano dall'estero - ed è anzi contro gli obiettivi europei di breve termine''.
Un’ ultima domanda CUI PRODEST? A voi la risposta.


Roberta Martino

CIBO LA NOSTRA VITA O LA NOSTRA MORTE?


SCANDALI ALIMENTARI DEL 2008

Ecco i titoli dei principali scandali alimentari avvenuti solo nell’ultimo anno (non tutti l’elenco sarebbe tropo lungo!) ce ne occuperemo singolarmente ma, leggerli di seguito fa un certo effetto.
24 Marzo 2008 diossina nella mozzarella di bufala nel casertano e in Puglia- bloccate le partite arrivate in Corea del Sud e in Giappone per ulteriori controlli. 35 mila le tonnellate di mozzarella prodotte all’anno per un fatturato di 300 milioni di euro.
03 Maggio 2008 Truffa Alimentare: sostituzione di etichette - Le etichette del 2005 erano sostituite con quelle del 2008 si sostituivano vecchie etichette con altre che portavano la dicitura «da consumarsi entro agosto 2009».
I Surgelati diventavano come nuovi. Alcune fatture risalgono a novembre 1998. il rischio per la salute esiste in quanto questi alimenti sono ormai deteriorati e se fossero consumati senza sufficiente cottura potrebbero dare origine a forme gastro-enteriche.
26 agosto 2008 Morti per Listeriosi - Potrebbero essere 12 le persone morte dopo aver mangiato prodotti contaminati dalla Listeriosi. Una trentina i casi sospetti. Le scuse dell'azienda produttrice, che ha ritirato dal mercato oltre 200 prodotti.
Settembre 2008 Diossina in latte e uova nel vercellese - Diossina in latte e uova in una cascina del vercellese. Risultati di un’analisi effettuata dall’Asl territoriale.
07 Ottobre 2008 Inchiesta : Sulle rotte del formaggio avariato tra porti, società off shore e camorra - Ecco come la grande truffa porta i veleni nei nostri negozi.
15 Ottobre 2008 Truffa dei formaggi scaduti adesso indagano anche i Nas la Coop sospende la Galbani - L´azienda: è un caso del 2005, ma è stato già risolto.
07 Dicembre 2008 - Carne di maiale e i bovini alla diossina in Irlanda da mangimi contaminati. Sequestri di carne in tutta Europa. Dopo il 1999 si sono susseguiti i ritrovamenti della pericolosa molecola nel latte e nella carne di animali. Questo episodio interessa l’Irlanda e sembra derivare dalla contaminazione di mangimi.
12 Dicembre 2008 - Una tonnellata di pesce congelato, scaduto, mischiato al fresco è stata sequestrata, con data di scadenza tra il 2005 e il 2008.
Continua…


Roberta Martino

I MITI LEGATI ALLA MADRE


Demetra
A cura di Rossana Miti

INNO A DEMETRA II parte
(dagli Inni Omerici VII secolo a.C)
.
Mirabile fiore raggiante, spettacolo prodigioso, quel giorno per tutti:
dalla sua radice erano sbocciati cento fiori
e all'effluvio fragrante tutto l'ampio cielo, in alto,
e tutta la terra sorrideva e i salsi flutti del mare.
Attonita, ella protese le due mani insieme
per cogliere il bel giocattolo: ma si aprì la terra dalle ampie strade
nella pianura di Nisa, e ne sorse il dio che molti uomini accoglie,
il figlio di Crono, che ha molti nomi, con i cavalli immortali.

E afferrata la dea, sul suo carro, d'oro, riluttante, in lacrime, la trascinava via;
ed ella gettava alte grida invocando il padre Cronide, eccelso e possente.
Ma nessuno degli immortali o degli uomini mortali
udì la sua voce e nemmeno gli olivi dagli splendidi frutti.
Solo la figlia di Perse, che ha candida mente,
Ecate dal diadema luminoso, nel suo antro,
e il divino Elio, splendido figlio di Iperione,
udivano la fanciulla che invocava il padre Cronide; ma questi, in disparte,
lontano dagli dei sedeva nel tempio dalle molte preghiere,
ricevendo belle offerte dagli uomini immortali.

(Segue nel prossimo numero)

mercoledì 11 febbraio 2009

24 Febbraio 391 d.C.


Questa è la data in cui, a seguito di un editto di Teodosio I, venne spento a Roma il Sacro Fuoco nel Tempio di Vesta, e fu solo il primo di molti altri fuochi sacri spenti in tutta Europa. Ferdinand Gregorovius descrive così la scena finale, all'ingresso di Teodosio in Roma:
« I cristiani di Roma trionfavano. La loro tracotanza arrivò al punto, lamenta Zosimo, che Serena, sposa di Stilicone, entrata nel tempio di Rea, prese dal collo della dea la preziosa collana e se la cinse. Assistendo a questa profanazione, l'ultima vestale versò lacrime disperate e lanciò su Serena e su tutta la sua discendenza una maledizione che non andò perduta. ».
Quel fuoco ardeva a Roma dalla fondazione della città, e ne rappresentava l’anima eterna. Il suo spegnimento è un segno della cecità di ogni tipo di intolleranza.
Per questo motivo noi proponiamo, al di là e nel rispetto di ogni personale convinzione religiosa, di riaccendere quel fuoco nello stesso giorno in cui è stato spento. Rianimiamo il cuore della nostra città e rendiamola di nuovo eterna.



Accademia Pentalpha

Cambia la politica ambientale – forti prese di posizione da parte del nuovo Presidente degli U.S.A. Barack Obama



Speriamo che sia vero… o come dicono gli slogan americani in questi giorni “hope Obama”. Il neo presidente degli stati Uniti sceglie come via preferenziale per uscire dalla crisi economica mondiale proprio la politica ambientale.
Dopo un 2008 che è stato giudicato l’anno peggiore (anche per le compagnie assicurative!) di quest’ultimo decennio, secondo il rapporto del WWF International, per il susseguirsi di eventi meteorologici estremi legati ai cambiamenti climatici dovuti all'aumentare delle emissioni di gas serra, finalmente sembra che dopo tutto vinca il buon senso. Ma vediamo più in dettaglio di cosa si tratta, quali sono i punti salienti e i provvedimenti che Obama intende adottare:
1) Continuità con la politica ambientalista dell’Unione Europea. Adesione al Protocollo di Kyoto e incidenza sulle tecniche di produzione e sulle attività umane per ridurre le emissioni dei gas serra in modo esemplare.
2) Riduzione dei gas inquinanti dell’80% entro il 2050.
3) Rendere gli Stati Uniti indipendenti dal petrolio estero, che significa puntare sulle fonti d’energia rinnovabili.
4) Investimento di 150 miliardi di dollari nel comparto delle fonti di energia rinnovabili, puntando sul settore dei biocarburanti e dell’energia eolica, solare e idroelettrica.
5) Far diventare l’ecologia uno dei capisaldi dell’Economia americana.
6) Non aspettare che gli altri Paesi più inquinanti come India e Cina facciano il primo passo verso la conversione all’ambientalismo.
7) Prendere esempio dalla legislazione della California dell’avversario (politico) Arnold Schwarzenegger, che ha dato un netto taglio alle emissioni di carbonio per investire sulle energie pulite, con delle leggi fiscali che portino naturalmente gli investitori ad agire su questo nuovo campo.
8 ) Ultimo e più importante punto, persuadere le altre superpotenze mondiali, Cina su tutte, a seguire e fare propria la svolta ecologica degli Stati Uniti, per far ripartire l’Economia e ripulire l’ambiente.
Intanto lo scorso 27 gennaio da Bruxelles, il commissario europeo all'Ambiente, Stavros Dimas, scrive una lettera aperta al presidente Barack Obama (pubblicata sul suo blog), chiedendo da parte dell’Europa un impegno ''totale'' degli Stati Uniti nella lotta contro il riscaldamento del pianeta per convincere le economie emergenti a dare il loro contributo.
''E' chiaro - scrive il commissario - che non sarà possibile alcuna soluzione globale senza il sostegno attivo e totale degli Stati Uniti d’America'' e ancora, ''non e' solamente perché gli Stati Uniti contribuiscono per il 22% alle emissioni di gas serra. E' anche perché molti altri Paesi, come la Cina, non vedono perché dovrebbero agire se le economie più ricche del mondo non si impegnano con decisione''.
E il nostro paese? Secondo la classifica del Climate Change Performance Index del German Watch, lo studio internazionale che valuta la qualità degli interventi per la riduzione dei gas serra nei Paesi industrializzati ed emergenti, l’Italia occupa la 44° posizione (su 57) in netto peggioramento rispetto allo scorso anno quando occupava il 41° posto, ormai le nostre prestazioni in questo ambito si stanno avvicinando sempre di più a quelle della Cina.
Forse sarebbe il caso che Barack desse una, se pur bonaria, tiratina d’orecchio anche al nostro governo.


Roberta Martino

CIBO LA NOSTRA VITA O LA NOSTRA MORTE?


Cosa c’è veramente sulle nostre tavole – l’ultima operazione dei NAS, avvenuta pochi giorni fa, ha portato al sequestro di 1000 tonnellate di prodotti alimentari avariati.

“I Nas sequestrano quintali di salumi completamente disidratati …rinvenuti all'interno di un locale fatiscente attiguo alla porcilaia". "Quintali di pesce e carne andati a male, conservati in congelatori tenuti in condizioni igieniche carenti". "Sequestrati chili di prodotti semilavorati e materie prime". "Vermi, larve, sostanze cancerogene, pesce avariato, dolci prodotti con uova scadute, bacarozzi…". Ecco solo alcuni titoli di giornali recentemente pubblicati che denunciano una situazione sempre più allarmante, che se da un lato evidenzia l’efficienza dei Nucleo Anti Sofisticazione dall’altro porta alla luce la totale inadeguatezza degli interventi strutturali e legislativi nel nostro paese e in Europa.
Piombo, solventi, diossina contenuti nelle materie prime provenienti dai paesi in via di sviluppo (principalmente dalla Cina) usate nella preparazione di prodotti alimentari anche per l’infanzia, entrano in Italia e vengono poste sul mercato attraverso connivenze e reti di illegalità, minacciando la nostra salute e arrecando anche gravi danni all’immagine di un paese come il nostro che viene identificato nel mondo per l’alta qualità dei suoi prodotti.
Massimo Carlotto, autore (insieme a Francesco Abate) di un romanzo-inchiesta, ambientato nel pianeta della sofisticazione alimentare, “Mi fido di te” (ed. Einaudi, uscito poco più di un mese fa), ha dichiarato in un’intervista: "Ormai la sofisticazione alimentare sta dilagando e gli Stati Uniti tendono a proteggersi molto di più dell'Europa. Le leggi europee, pilotate da interessi molto precisi, stanno facendo diventare il nostro continente la pattumiera degli Ogm meno riusciti e più nocivi. Da noi non arrivano solo quelli cinesi, ma anche quelli americani. La legislazione è fatiscente, i sofisticatori rischiano pochissimo, ma è l'intero sistema alimentare moderno che è basato su una truffa di fondo, cioè la cattiva qualità del cibo che noi mangiamo…", e ancora “Va rivisto il sistema di controllo che noi applichiamo, soprattutto nelle grandi catene. Le multinazionali del settore alimentare spendono 20 miliardi di dollari all'anno per inventarsi nuovi colori e nuovi sapori, tutti chimici…”, alla domanda da cosa è partita la sua inchiesta l’autore ha risposto: "Dal fatto che per due anni ho dato al mio bambino di 4 anni un prodotto a base di pappa reale che doveva essere interamente italiano, e che invece era cinese e conteneva un antibiotico considerato nocivo. Il prodotto è stato ritirato dal mercato. Non capivo perché il bambino non si ammalava mai. Per forza, era pieno di antibiotici...".
Non ci resta che auspicare, per risolvere questo problema, una serie di interventi e misure di prevenzione, controllo e vigilanza su tutte le fasi della filiera alimentare ( produzione, trasformazione, distribuzione e vendita al dettaglio) e normative più rigorose, sia in Italia che a livello internazionale ed europeo. In quanto a noi, il nostro giornale si impegna nei prossimi numeri a proseguire questa inchiesta.


Roberta Martino

I MITI LEGATI ALLA MADRE


Demetra
A cura di Rossana Miti

Demetra (Δημήτηρ,"Madre dispensatrice",) è la dea del dell’agricoltura, del grano, nutrice della terra, "portatrice di stagioni" , della vita e della morte, protettrice del matrimonio e delle leggi sacre. Figlia di Crono e Rea, sorella di Zeus ha da lui una figlia, Persefone.
Vi racconteremo la sua storia attraverso la pubblicazione, a puntate, dell’Inno Omerico a lei dedicato e cercheremo di comprendere la sua figura di Dea iniziatica, legata insieme a sua figlia alla celebrazioni dei Misteri eleusini, riti antichissimi di epoca arcaica antecedenti al culto dei dodici dei dell’Olimpo.

INNO A DEMETRA I parte
(dagli Inni Omerici VII secolo a.C)


Demetra dalle belle chiome, Dea veneranda, io comincio a cantare,
e con lei la figlia dalle belle caviglie, che Aidoneo rapì,
lo concedeva Zeus, dal tuono profondo, che vede lontano,
eludendo Demetra, dalla spada d’oro, dea delle splendide messi
mentre giocava con le fanciulle dal florido seno, figlie di Oceano,
e coglieva fiori: rose, croco e le belle viole,
sul tenero prato; e le iridi e il giacinto;
e il narciso, che aveva generato, insidia per la fanciulla dal roseo volto,
la Terra, per volere di Zeus compiacendo il dio che molti uomini accoglie.